Tariffa forfettaria per libro?
Thread poster: Nicolo' Martino
Nicolo' Martino
Nicolo' Martino
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Aug 10, 2017

Buongiorno a tutti,

volevo porvi una domanda riguardo alla traduzione di un grosso materiale. Sono nel mondo della traduzione da un anno circa e in questi giorni mi è stato chiesto un preventivo per la traduzione di un "libro" (scritto così perché chi mi ha contattato l'ha descritto come una sorta di diario di viaggio molto lungo, e neanche tanto bene) di 300 pagine (158000 parole a detta del cliente). Io mi sono sempre occupato di testi abbastanza tecnici e non eccessivamente lu
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Buongiorno a tutti,

volevo porvi una domanda riguardo alla traduzione di un grosso materiale. Sono nel mondo della traduzione da un anno circa e in questi giorni mi è stato chiesto un preventivo per la traduzione di un "libro" (scritto così perché chi mi ha contattato l'ha descritto come una sorta di diario di viaggio molto lungo, e neanche tanto bene) di 300 pagine (158000 parole a detta del cliente). Io mi sono sempre occupato di testi abbastanza tecnici e non eccessivamente lunghi, essendo specializzato in Informatica e Musica, per cui i miei prezzi sono sempre stati i classici tot centesimi a parola, più eventualmente la tariffa oraria del revisore specifico se mi capitano testi di altri ambiti. Chiaramente non credo che in questo caso possa valere l'idea della moltiplicazione per parola, non penso che un preventivo da 20000$ sia fattibile. Pensavo di comportarmi così (dopo essermi fatto mandare tutto il materiale da visionare, sempre se la cliente lo fa dato che sono due giorni che aspetto quasi):

Il prezzo sarebbe 20000$, quindi potrei semplicemente applicare uno sconto di tot %, per farlo abbassare. Per dire, 8000 dollari darebbero 5cent a parola, circa 26$ a pagina. Secondo voi può andare? Vi chiedo scusa se la domanda può sembrare stupida e non adeguata al fatto che sia il mio lavoro, però come ripeto ho sempre avuto a che fare con articoli di Informatica teorica, quindi relativamente brevi, o libri di teoria musicale che si risolvono in 50-100 pagine spesso e volentieri colme di spartiti, quindi vedendo un numero così alto mi sono sorti dei dubbi.

Porrei un'altra domanda: come tempistiche, assodato che sia io che ognuno di voi ha le sue soprattutto basate sull'esperienza, come vi comportereste? In soldoni: quanto tempo (Almeno) dovrei prendermi per il lavoro?

Ah, la tariffa a cartella non è applicabile perché la cliente è americana e, almeno per la mia esperienza, fuori italia sono sempre restii al concetto di cartella.

Ringrazio tutti in anticipo per le eventuali risposte.
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Fiona Grace Peterson
Fiona Grace Peterson  Identity Verified
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Alcune riflessioni Aug 11, 2017

Buongiorno Nicolo' e benvenuto al mondo meraviglioso delle traduzioni

Nicolo' Martino wrote:
non credo che in questo caso possa valere l'idea della moltiplicazione per parola


Forse no, ma può essere un buon punto di partenza.

Nicolo' Martino wrote:
Il prezzo sarebbe 20000$


Quindi questo sarebbe la tariffa che vorresti proporre, ho capito bene?

Nicolo' Martino wrote:
non penso che un preventivo da 20000$ sia fattibile


Se non chiedi, non lo saprai mai!!! Scherzi a parte, il campo della traduzione editoriale è sempre stato caratterizzato da prezzi più bassi, forse seguendo la logica (al mio avviso sbagliato) che un grande volume possa in qualche modo compensare per un prezzo "unitario" (a parola o a cartella), ignorando il fatto che la prima parola costa al traduttore la stessa fatica del millesima. La stessa logica che governa gli sconti per grossi volumi.

Nicolo' Martino wrote:
quindi potrei semplicemente applicare uno sconto di tot %, per farlo abbassare. Per dire, 8000 dollari darebbero 5cent a parola, circa 26$ a pagina. Secondo voi può andare?


Se può andare bene o meno lo sapete solo tu ed il cliente. Nel senso che ognuno è libero di proporre il prezzo che vuole, ma se il cliente non lo accetta, allora non riuscite a chiudere l'affare. E' ovvio che a volte si riesce a trattare, altre no: l'unico prezzo che "va bene" è quello che va bene (o almeno che possa essere accettabile) per entrambi.

Nicolo' Martino wrote:
ho sempre avuto a che fare con articoli di Informatica teorica, quindi relativamente brevi, o libri di teoria musicale che si risolvono in 50-100 pagine spesso e volentieri colme di spartiti, quindi vedendo un numero così alto mi sono sorti dei dubbi.


Ricordati che tradurre un lavoro così grosso possa diventare "pesante", a maggior ragione se uno non ha molta esperienza, ed è abituato a lavori brevi. Sono solitamente esperienze positivi, che comunque ti fanno imparare molto, ma bisogna essere consapevole del mole di lavoro che comportano. Io di recente ho tradotto un romanzo, e anche se è stata un'esperienza molto bella e formativa, non la ripeterei.

Nicolo' Martino wrote:
In soldoni: quanto tempo (Almeno) dovrei prendermi per il lavoro?


Quello lo sai solo tu! Magari se il cliente non è disposto ad accettare una tariffa più alta, magari potreste concordare dei tempi più lunghi, così per svolgere il lavoro "a tempo perso". Ma questo non è un consiglio da parte mia, semplicemente una possibilità da considerare.

Nicolo' Martino wrote:
Ah, la tariffa a cartella non è applicabile perché la cliente è americana e, almeno per la mia esperienza, fuori italia sono sempre restii al concetto di cartella.


Io credo sia giusto che ogni professionista stabilisca le proprie tariffe in modo che ritiene più giusto. Il fatto che i clienti di un certo paese siano "restii al concetto" non mi sembra un buon motivo per cambiare sistema. Anche se semplificare la vita a chi ci dà del lavoro, e "farci amare" non guasta mai.

Di recente ho guardato un live chat (in inglese) condotta dalla traduttrice Jo Rourke, su come calcolare le tariffe, con molte considerazioni utili. Eccolo qui:

https://www.youtube.com/watch?v=snmILOC4Dxw

Alcuni traduttori, per esempio, preferiscono stabilire un prezzo "a progetto". C'è anche chi non crede utile far sapere il nostro metodo di calcolare le tariffe al cliente, e che al cliente non interesse nemmeno; lui vuole solo sapere il prezzo.


 
Nicolo' Martino
Nicolo' Martino
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Grazie!! Aug 11, 2017

Fiona Grace Peterson wrote:

Buongiorno Nicolo' e benvenuto al mondo meraviglioso delle traduzioni



Grazie

Quindi questo sarebbe la tariffa che vorresti proporre, ho capito bene?


No, quello sarebbe il prezzo calcolato in base alla tariffa solita che propongo.




Se non chiedi, non lo saprai mai!!! Scherzi a parte, il campo della traduzione editoriale è sempre stato caratterizzato da prezzi più bassi, forse seguendo la logica (al mio avviso sbagliato) che un grande volume possa in qualche modo compensare per un prezzo "unitario" (a parola o a cartella), ignorando il fatto che la prima parola costa al traduttore la stessa fatica del millesima. La stessa logica che governa gli sconti per grossi volumi.



Esattamente quello che penso anche io, che siano 3000 o 20000 parole la fatica è sempre la stessa, però purtroppo c'è questa regola silenziosamente accettata che più parole hai, meno costano :/

Se può andare bene o meno lo sapete solo tu ed il cliente. Nel senso che ognuno è libero di proporre il prezzo che vuole, ma se il cliente non lo accetta, allora non riuscite a chiudere l'affare. E' ovvio che a volte si riesce a trattare, altre no: l'unico prezzo che "va bene" è quello che va bene (o almeno che possa essere accettabile) per entrambi.


Infatti per quello mi sono sorti dubbi: solitamente i prezzi sono accettati senza particolari problemi, ma è dato dal fatto che se una rivista mi commissiona una traduzione di un articolo su una simulazione di un programma, difficilmente è più lungo di 2-3 pagine. Sono sempre d'accordo sul quello detto poco fa, ma capisco anche che vedersi arrivare un preventivo così alto possa semplicemente far desistere il cliente.

A questo proposito pensavo di fare così (e forse qui è più marketing che altro): nel preventivo inserire il prezzo calcolato in base alla tariffa standard e poi, dopo aver fatto tutte le considerazioni del caso, proporre un prezzo "ragionevole".




Quello lo sai solo tu! Magari se il cliente non è disposto ad accettare una tariffa più alta, magari potreste concordare dei tempi più lunghi, così per svolgere il lavoro "a tempo perso". Ma questo non è un consiglio da parte mia, semplicemente una possibilità da considerare.


Non ci avevo pensato, grazie!


Io credo sia giusto che ogni professionista stabilisca le proprie tariffe in modo che ritiene più giusto. Il fatto che i clienti di un certo paese siano "restii al concetto" non mi sembra un buon motivo per cambiare sistema. Anche se semplificare la vita a chi ci dà del lavoro, e "farci amare" non guasta mai.


Sì concordo e infatti io, dopo i primi tre mesi, ho smesso di proporre cartelle (in realtà le propongo a volte a clienti italiani che mi sono passati una collega la quale invece va a cartella sempre) e ora lavoro solo a parola in quanto spesso ho clienti inglesi o americani e già loro partono decisi a chiedere il costo a parola. Ho comunque visto che si adatta bene anche al mercato italiano per la mia esperienza.



Di recente ho guardato un live chat (in inglese) condotta dalla traduttrice Jo Rourke, su come calcolare le tariffe, con molte considerazioni utili. Eccolo qui:

https://www.youtube.com/watch?v=snmILOC4Dxw

Alcuni traduttori, per esempio, preferiscono stabilire un prezzo "a progetto". C'è anche chi non crede utile far sapere il nostro metodo di calcolare le tariffe al cliente, e che al cliente non interesse nemmeno; lui vuole solo sapere il prezzo.



Grazie, la guardo subito!!


 
Tom in London
Tom in London
United Kingdom
Local time: 13:16
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Alcune osservazioni Aug 11, 2017

In base alla mia esperienza nella traduzione di libri dall'italiano all'inglese, ho da fare alcune osservazioni:

- chiedere almeno la tua tariffa usuale. Chiedere meno per lavorare di più non ha alcun senso. Questo sarà un impegno lungo che non ti dovrà procurare rimpianti a metà strada.

- tieni presente che un libro "scritto piuttosto male" sarà più difficile da tradurre.

- chiedi di essere pagato capitolo per capitolo oppure ad es. ogni tot pagine.
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In base alla mia esperienza nella traduzione di libri dall'italiano all'inglese, ho da fare alcune osservazioni:

- chiedere almeno la tua tariffa usuale. Chiedere meno per lavorare di più non ha alcun senso. Questo sarà un impegno lungo che non ti dovrà procurare rimpianti a metà strada.

- tieni presente che un libro "scritto piuttosto male" sarà più difficile da tradurre.

- chiedi di essere pagato capitolo per capitolo oppure ad es. ogni tot pagine. Non di essere pagato per il tutto, alla fine. Aspetta di ricevere ciascun pagamento prima di passare al prossimo capitolo.

- insisti sul non avere una scadenza fissa. Questo sarà un lavoro lungo dal quale dovrai staccare di tanto in tanto, e che non ti dovrà impedire in alcun modo di accettare altri lavori, nel frattempo. Casomai, per la consegna finale suggerisci una possibile data puramente indicativa, da aggiornare di tanto in tanto.

- se il libro non ha un editore non c'è garanzia alcuna che la tua traduzione verrà pubblicata: diffidare. Non accettare il lavoro. Se invece ha un editore, dovrebbe essere l'editore a pagare la traduzione, tenendo presente che gli editori possono accedere a finanziamenti particolari.

- non accettare MAI di agire come intermediario tra l'Autore e l'editoria italiana. Ripeto: MAI.

- non accettare modifiche ed/o aggiunte al testo originale, via via che consegni i capitoli, né a traduzione terminata. Fino a ché non avrai finito il tutto, fai presente che il testo consegnato pezzo per pezzo è provvisorio e che sarà comunque soggetto ad una tua revisione e "lucidatura" finale.

- non accettare alcuna proposta di lavorare per una tariffa ridotta in cambio di una percentuale sulle vendite (royalties). Non vedrai mai un centesimo. Il mondo dell'editoria è pieno di squali.

[Edited at 2017-08-11 12:55 GMT]
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raffaella prati
 
Nicolo' Martino
Nicolo' Martino
Italy
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Grazie! Aug 11, 2017

Tom in London wrote:

In base alla mia esperienza nella traduzione di libri dall'italiano all'inglese, ho da fare alcune osservazioni:

- chiedi di essere pagato capitolo per capitolo oppure ad es. ogni tot pagine. Non di essere pagato per il tutto, alla fine. Aspetta di ricevere ciascun pagamento prima di passare al prossimo capitolo.


Grazie mille sì, io solitamente lavoro a "tot % prima, saldo completo a fine lavoro", però effettivamente per un libro con capitoli è un'ottimo metodo. Grazie.

- insisti sul non avere una scadenza fissa. Questo sarà un lavoro lungo dal quale dovrai staccare di tanto in tanto, e che non ti dovrà impedire in alcun modo di accettare altri lavori, nel frattempo. Casomai, per la consegna finale suggerisci una possibile data puramente indicativa, da aggiornare di tanto in tanto.


A questo non ci avevo pensato, ottimo consiglio.


- se il libro non ha un editore non c'è garanzia alcuna che la tua traduzione verrà pubblicata: diffidare. Non accettare il lavoro. Se invece ha un editore, dovrebbe essere l'editore a pagare la traduzione, tenendo presente che gli editori possono accedere a finanziamenti particolari.


Guarda questo non l'ho ancora capito, la cliente deve mandarmi ancora il materiale e adesso che mi ci fai pensare sarà la prossima cosa che chiederò.

- non accettare modifiche ed/o aggiunte al testo originale, via via che consegni i capitoli, né a traduzione terminata.


Posso chiederti perché? Nel senso, le modifiche le farei pagare a parte.


- non accettare alcuna proposta di lavorare per una tariffa ridotta in cambio di una percentuale sulle vendite (royalties). Non vedrai mai un centesimo.



No, no, assolutamente no, la percentuale sulle vendite ormai ho imparato che è una fregatura senza limiti.



Ti ringrazio per questi consigli, li trovo estremamente utili e credo che me li appenderò sul muro


 
Tom in London
Tom in London
United Kingdom
Local time: 13:16
Member (2008)
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Perché Aug 13, 2017

Nicolo' Martino wrote:

- non accettare modifiche ed/o aggiunte al testo originale, via via che consegni i capitoli, né a traduzione terminata.


Posso chiederti perché? Nel senso, le modifiche le farei pagare a parte.


Non è una questione di essere pagato di più. E' che se accetti le modifiche/aggiunte il tuo lavoro non finirà mai, e le parti che credevi di aver tradotte e messe a posto dovranno essere rifatte e rifatte. Non saprai mai se avrai completato il lavoro oppure no.

Questa lezione l'ho dovuto imparare nel modo più duro, anni fa quando avendo finito di tradurre un libro intero (su un argomento di architettura) l'autore mi disse che la mia versione in inglese era più bella della sua versione originale in italiano, e si è messo a rivedere il tutto, poi chiedendo a me di "rivedere" la traduzione. In pratica, rifarla tutta.

E poi ha fatto la stessa cosa un'altra volta. Anche l'editore si strappava i capelli.

[Edited at 2017-08-13 07:55 GMT]


 


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